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Riferimentointero bene
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Notizia"...Ermolao Paoletti nel suo libro -Il Fiore di Venezia- edito nel 1837...descrive l'organizzazione del Lazzaretto attorno a quattro luoghi separati: una piazzetta, due cortili ed un viale che costeggia i prati. La figura di quest'isola è un quadrilatero lungo circa 200 passi nei maggiori lati e di 100 ne' minori. Un ponte la congiunge ad un'altra isoletta seminata di ortaglie, nella quale sorge una conserva di polvere con presso un'alloggio pei soldati di custodia. Sotto il ponte scorre un canale da cui si scende nell'isola: e scendendo si incontra prima una piazzetta, ove si veggono le abitazioni del priore, del suo assistente, i magazzini degli atrezzi, ed il serbatoio d'acqua per l'espurgo delle cere e delle spugne. S'apre ivi l'ingresso alle due più antiche gallerie, nelle quali gli uomini sospetti esaurivano la quarantena... Dalla piazzetta si passa in un cortile che fu già l'antico chiostro. I due lati si formano dalle abitazioni riservate un dì ai baili di Costantinopoli, a' provveditori generali, ed a rettori veneti che ripartivano dal levante. Il terzo lato si forma dalla chiesetta... Oltre il chiostro descritto trovasi un secondo cortile intorno al quale si edificarono gli appartamenti pe' passeggeri... Al secondo cortile segue una via attraversante tutta la lunghezza dell'isola e che fa capo a sette praticelli, lungo i quali si stendono sette ampie tettoie sbarrate da cancellli... Alle estremità stanno in fine le abitazioni del guardiano e dei fachini."
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Notizia sinteticadescrizione dell'isola di Ermolao Paoletti
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FonteB 32800006 (p.26)