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OsservazioniLa famiglia Grimani, per la decorazione del palazzo, si rivolse ad artisti di formazione centro-italiana, quali Giovanni da Udine, Francesco e Giuseppe Salviati, Camillo Mantovano e Federico Zuccari.
Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, raccolse nell'edificio la sua collezione di archeologia e arte classica. La sua passione derivava in parte dallo zio Domenico, che volle emulare anche nella donazione delle sue sculture alla città di Venezia, contribuendo alla creazione dello statuario pubblico.
Il palazzo permase a lungo in condizioni disastrose ma, dopo lunghi anni di restauro, fu riaperto nel 2008, ospitando al suo interno anche mostre ed eventi culturali.