DESO
Indicazioni sull'oggettoIl frammento conserva solo parte di una cornice in marmo costituita da una sottocornice liscia, in cui si individua una modanatura che riprende un motivo a corda semplice. Al di sopra vi è una fascia decorata con delicate bacellature, in cui i margini degli elementi concavi sono rilevati. Il soffitto è liscio e sovrastato da un kyma, esaltato da un motivo ad astragalo che alterna il succedersi di fusarole e perline. Esse sono state realizzate lavorando al trapano un tondello, tanto che tra ogni elemento si rileva la presenza dei "ponticelli". L'ultima parte della cornice è decorata da foglie, realizzate in alcune zone mediante il semplice impiego dello scalpello, mentre in prossimità dell'angolo sinistro, si rileva l'utilizzo del trapano, la cui lavorazione non è stata in alcun modo mascherata, divenendo invece mezzo per realizzare un vivace gioco tra luci e ombre.
DESS
Indicazioni sul soggettoL'elemento è stata qui definito "cornice" in virtù del tipo di decorazione riscontrata, che vede la presenza di un soffitto e di una serie di motivi superiori e inferiori a esso. Il reperto è però di difficile lettura, poiché potrebbe forse essere stato rilavorato in un secondo momento, come pare di cogliere dai segni che restano sulla pietra, in particolare dal proseguo della linea continua entro cui sono inscritte le bacellature anche nella parte in cui non continuano le fasce della sottocornice, dove peraltro si rileva un tipo di lavorazione, che vede l'impiego del solo scalpello e non la successiva levigatura come per il resto del reperto. Il kyma inoltre è mutilo su entrambi i lati. Si deve però rilevare anche la possibilità che possa invece trattarsi di un elemento di incorniciatura relativo ad una apertura, quale può essere una porta oppure la decorazione di una lesena. Il reperto è però purtroppo murato in alto, in una posizione che non permette una maggior definizione dello studio. La lavorazione "a ponticelli" permette di ipotizzare una datazione quanto meno al II secolo d.C.