DESO
Indicazioni sull'oggettoRilievo cultuale che raffigura il dio Mithra nell'atto di uccidere il toro: il dio, con la testa rivolta all'indietro e con lo sguardo verso l'alto, vestito di tunica legata alla vita, le brache e il berretto frigi, con il mantello svolazzante alle spalle, trafigge il collo del toro con un coltello a larga lama, mentre con la mano sinistra ne solleva il muso verso l'alto e con il ginocchio sinistro lo preme a terra, tenendo ferma la zampa posteriore con la gamba destra. Sul corpo del toro, la cui coda termina con spighe di grano, sono raffigurati lo scorpione mentre stringe con le chele i testicoli dell'animale, il serpente e il cane intenti a bere le gocce della ferita.
Si nota l’uso del trapano per la resa delle ciocche dei capelli di Mithra, ottenuti con la cosiddetta tecnica "a ponticelli", in contrasto cromatico con il volto di ispirazione classico-ellenistica, come rivela lo sguardo degli occhi, resi con una profonda incisione. Anche la massa corporea del toro, molto plastica e possente, è resa con effetti pittorici chiaroscurali.
Sul retro il rilievo è sbozzato.
DESS
Indicazioni sul soggettoL’altorilievo raffigura Mithra nell'atto di uccidere il toro (tauroctonia), secondo uno schema iconografico elaborato in Grecia alla fine del V sec. a.C., ove è riprodotto sul fregio della balaustrata del Tempietto di Atena Nike sull'Acropoli di Atene, in cui la dea Atena è raffigurata mentre sta per uccidere il toro, nella stessa posizione di Mithra. Questo genere di composizione, ripreso sia in età greca che in età romana su pitture vascolari, monete, gemme, rilievi fittili e marmorei, fu adottato per la composizione figurativa di Mithra tauroctono in età romana. Il rilievo assume un significato simbolico-religioso in relazione al culto mitriaco che si diffuse in modo particolare tra il II sec. e il III sec. d.C.: con la tauroctonia il dio di origine iranica compie il supremo atto creativo, dando origine all'intero Universo; i tre animali (scorpione, cane e serpente) alludono alla fertilità e al ciclico rinnovarsi delle stagioni, con impliciti richiami di natura astrologica che nel contesto mitriaco assumono uno specifico valore esoterico.