DESO
Indicazioni sull'oggettoStatua di leone in bronzo, con ali inclinate all'indietro e verso l'alto, con lunga coda, in atteggiamento vigile e pronto allo scatto, abbassato sulle gambe anteriori protese (ora appoggiate sul Vangelo aperto) mentre mantiene quelle posteriori in posizione di attesa; la testa e il collo, fieramente alzati, sono rivolti verso sinistra, seguiti da tutto il corpo completamente inarcato. Il muso si distingue per l'aspetto poco felino e i tratti quasi umani e diabolici: sopracciglia aggrottate, prominenti e cespugliose, naso largo e rotondeggiante, vibrisse simili a un paio di baffi imponenti, bocca molto larga e contrassegnata da un ghigno, orecchie pelose di grandi dimensioni poste ai lati anziché sulla sommità del capo. Una folta criniera, costituita da una corona di corti riccioli intorno alla mandibola, scende sul collo e sul petto in balze sovrapposte di lunghi riccioli ben rilevati, stilizzati e regolarmente ben distanziati, che all'altezza del collo e della groppa si suddividono al centro, per scendere ai lati con due ciocche simmetriche. Sulle spalle, in parte coperte dagli ultimi riccioli della criniera, due file di penne semilunate e concave sono quanto rimane dell'attacco delle ali originarie, probabilmente diverse da quelle attualmente visibili.
Ciocche di pelame ondulate e simmetriche caratterizzano i genitali e il retro delle zampe, queste ultime evidenziate in modo naturalistico anche con pieghe della pelle, tendini e vene; sul fianco sinistro è appena accennata la costolatura.
Sulla sommità del capo, la criniera presenta una lacuna e sulla sinistra del capo, all'interno, sembra essere conservata ancora la superficie del getto originario, mentre a destra si distingue un grumo rilevato e rozzamente scalpellato, forse appartenente a un ciuffo della criniera, ma è stato anche ipotizzato che sia quanto rimane di due corna, una tolta rozzamente (a destra), l'altra in modo più accurato (a sinistra). A destra, infine, i riccioli non sono rifiniti.